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Sotto le bombe del patriarcato
«Ho una figlia adolescente, anche Giulia che è stata assassinata è mia figlia. Ma non voglio che siano loro a doversi difendere, non voglio gridare attente al lupo. Anche nelle relazioni i maschi non sanno riparare o perdere. Come in guerra. Questo sesso addestrato alla vendetta deve parlare, soprattutto i maschi che non uccidono»
Di Simona Bonsignori
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Sherocco: il fiorire e il rifiorire della comunità varia
Dal 29 giugno al 2 luglio 2023, a Ostuni in Puglia torna Sherocco, un festival e summer school dedicati agli studi di genere e al pensiero queer. Animano il festival ospiti internazionali, laboratori, concerti, talk e spettacoli. Letterate Magazine intervista Maya De Leo, Francesca Romana Recchia Luciani, Silvia Calderoni e Viola Lo Moro.
Di Sarah Perruccio e Amanda Rosso
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Parlano le irachene
«La Rivoluzione mi ha fatta sentire per la prima volta forte e capace di raggiungere qualsiasi obiettivo. Io ero la strada, io ero la voce, io ero la Rivoluzione», dice una delle donne che Silvia Abbà, studiosa e militante che opera in Medio Oriente, mette nel suo libro “Il mio posto è ovunque”
Di Paola Meneganti
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Santa rabbia femminile
E santi altri vizi capitali che la scrittrice e attivista Americana egiziana, Mona Eltahawy elenca nel suo nuovo libro “Sette peccati necessari. Manifesto contro il patriarcato”. Leader di un movimento contro l’oppressione femminile nel mondo arabo, sull’onda del #MeToo, Eltahawy arriva in Italia il 21 maggio e andrà in tour
Di Chiara Cremaschi
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Di fulmini Dame e altre Storie
Di fulmini Dame e altre Storie. È questo il titolo della mostra di Mathelda Balatresi in dialogo con la più giovane artista Veronica Bisesti. Comune a entrambe è la riflessione sul ruolo delle donne, la loro marginalizzazione, sia dentro che fuori il mondo dell’arte, l’interesse per le figure femminili del passato capaci di combattere i modelli patriarcali e ridisegnare il proprio destino.
Di Marina Borrelli
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Immaginario in costruzione
Chi insegna deve comprendere quali siano i mattoni con cui si sta costruendo “il muro dei significati”, come direbbe Deleuze, che struttura e inquadra le e gli studenti, per poi farne crollare qualcuno. Pensieri di una docente romanziera dopo la giornata “Insegnare comunità a scuola” il 6 marzo a Roma
Di Laura Marzi
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CARA PROF 3. Ma cosa insegniamo a figlie e figli?
Studenti, docenti e attiviste femministe dell’associazione Evelina De Magistris hanno fatto un percorso insieme, compresi podcast e video, poi raccolto nel volume “Fa differenza” a cura di Daniela Bertelli. Scrivono le formatrici: «Abbiamo imparato a riflettere insieme, mettendo in gioco i differenti punti di vista: il valore della differenza è emerso quindi non solo nei contenuti del percorso, ma anche nella metodologia di lavoro»
di Paola Meneganti
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CARA PROF 2. Perché la scuola deve essere femminista
Ne parlano scrittrici, docenti, attiviste e studenti il 6 marzo a Feminism6, alla Casa Internazionale delle Donne di Roma: un’intera giornata dedicata all’incontro “Insegnare comunità a scuola. Desiderio, differenze, relazioni”. L’educazione è un diritto umano che non va «meritato» ma garantito, come l’educazione contro la violenza e gli stereotipi
Di Simona Bonsignori
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Putin e la sua sfida
Intervista a Orietta Moscatelli, che conosce bene la Russia e ha incontrato Putin più volte al Valdaj discussion club. Nel suo libro “P. Putin e putinismo in guerra” ci fa riflettere su questioni storico-culturali complesse per superare la propaganda. Anche se sottolinea che «provare a conoscere la Russia è un lavoro infinito»
di Floriana Raggi