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L’anima è un lenzuolo stazzonato
«Avrei voluto domare la bestia irsuta che mi lacerava le viscere perché non ero l’eccezione ma la possibilità di evadere da un circo stravagante, (…) dovevo trionfare su quella montagna di escrementi e inferiorità». In “Le Cugine”, l’argentina Aurora Venturini, scoperta a 85 anni dalla critica, racconta una famiglia di matriarche, zie, cugine «imbecilloidi» in cui gli uomini appaiono solo per violare corpi, blandire e rivelarsi deboli, ridicoli
Di Amanda Rosso
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Straniere si diventa
Nonne, madri, sorelle, amiche che compongono una genealogia femminile universale dove si sperimentano solidarietà, relazione, ma anche erotismo, libertà, desiderio d’appartenenza. Ecco, in un’antologia, i racconti vincitori della XVII edizione del Concorso letterario nazionale Lingua Madre
Di Michela Marocco
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Riscoprire Dolores Prato attraverso un premio letterario
All’autrice di “Giù la piazza non c’è nessuno”, il Comune di Treia dedica un premio che, oltre a ricordarla, vuole premiare le scrittrici italiane che hanno pubblicato un romanzo edito tra il 1° gennaio 2022 e il 25 febbraio 2023. Treia la ospitò bambina e adolescente, quando la madre la lasciò ai parenti.
Di Lucrezia Sarnari
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Madre femminista felice
Avere un figlio o una figlia non mette al margine ma può addirittura far maturare il desiderio di situarsi al centro e praticare lotte insieme alle altre. In “Filosofia della maternità” la studiosa Selena Pastorino, partendo da sé e tenendo lo sguardo sul corpo, mostra come il pensiero incarnato diventa articolato grazie all’essersi espresso non sono teoricamente ma nella materia
Di Silvia Suriano
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VARCARE CONFINI 8. CHRISTIANA DE CALDAS BRITO
“Maroggia”, donna di mare e pioggia, è la protagonista di uno dei romanzi in cui l’autrice brasiliana trasforma le parole italiane. Un’esperienza nomadica che mette in discussione l’appartenenza nazionale e linguistica senza dimenticare un conflitto dove si mescolano interessi, sfruttamento, bisogni, diritti e speranze
Di Clotilde Barbarulli
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INTERVISTA Nude in scena. E separatiste
Sala vietata agli uomini. Il titolo è “Svelarsi”, drammaturgia e regia di Silvia Gallerano, che abbiamo intervistato. Sulla scena si va a capitoli: “La parte del mio corpo che odio di più”, “Mi sento invasa”… Le attrici scendono fra le spettatrici, non vedi più i loro corpi nudi, prevale il bisogno di condividere, di esprimersi. Happening, laboratorio, esperienza intensissima
Di Cristiana Di San Marzano
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In comunione con il non umano
Finalmente ristampati alcuni libri di Leonora Carrington, cui Elvira Seminara ha anche dedicato una biografia. Ribelle all’educazione alto-borghese imposta dalla famiglia, la quindicenne “autarchica, difforme, debordante”, approda a Firenze, dove si appassiona all’arte. Anima del surrealismo, fa un percorso artistico originale
di Beatrice Sciarrillo
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STRENNA: L’amore è lotta al patriarcato
Un manifesto politico con parole semplici in cui la filosofa spiega che non si può sostituire con il consumismo. L’amore fa star bene, fa ridere, ma richiede impegno e tempo. Non siamo costretti ad amare, scegliamo di farlo, mentre la maschilità patriarcale esige il distacco dalle emozioni e il rifiuto del dolore che questo procura
DI Gisella Modica
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STRENNA: La caliente tenerezza di una prof
C’è una tensione luminosa che corre tra la docente e i/le studenti. La ruvidezza relazionale segna le fasi della conoscenza e le cautele prima che scoppi l’adorazione reciproca e da parte dei ragazzi la disponibilità all’affidamento… “Domani interrogo” di Gaja Cenciarelli, biografia di un anno di scuola ma non solo
Di Daniela Matronola
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PASSAPAROLA:







