-
Ri-leggere Amelia Rosselli
In “Diario Ottuso”, unica opera in prosa della poeta che in autunno sarà tradotto in Francia, si può forse ricostruire il viaggio di un’esule in fuga che ricerca un’origine, una provenienza, una terra fisica e simbolica a cui ri-tornare. Rosselli fu costretta, dopo l’assassinio del padre Carlo, ammazzato dai fascisti insieme al fratello Nello, a spostarsi da Parigi, a Londra, a New York, a Firenze, a Roma
Di Francesca Traìna
-
Santa rabbia femminile
E santi altri vizi capitali che la scrittrice e attivista Americana egiziana, Mona Eltahawy elenca nel suo nuovo libro “Sette peccati necessari. Manifesto contro il patriarcato”. Leader di un movimento contro l’oppressione femminile nel mondo arabo, sull’onda del #MeToo, Eltahawy arriva in Italia il 21 maggio e andrà in tour
Di Chiara Cremaschi
-
VARCARE CONFINI 12. GABRIELLA GHERMANDI
«Scrivo per ribaltare la violenza della narrazione dominante che ti confina in uno stato di denigrazione descrivendoti senza valore: è un atto di guerra. Di razzismo in Italia si parla come di qualcosa che accade altrove. Di colonialismo si parla pochissimo e ignorare la propria storia permette negare la cittadinanza a chi emigra»
Di Clotilde Barbarulli
-
Nonne ribelli
Tredici donne anziane sono le protagoniste dei racconti che compongono “Spazzolare il gatto”, esordio letterario della ottuagenaria Jane Campbell, edito in Italia da Edizioni di Atlantide e tradotto da Federica Bigotti. Sono storie di fantasmi, amori impossibili, robot filosofi e morti spettacolari. Al centro i corpi delle donne e i loro desideri.
di Amanda Rosso
-
Nella stanza dei gatti. Intervista ad Arianna Montanari
Intervista ad Arianna Montanari che esordisce con “Parole nascoste”, un ricordo sincero del padre. Attraverso un’archeologia delle case, i libri «imprescindibili» e la consolazione del cibo l’autrice racconta una storia di dipendenza dall’alcool e di depressione. E di una figlia unica impegnata nel tentativo di salvare suo padre, e sé stessa, dalla perdita.
di Manuela Altruda
-
Intervista impossibile a Goliarda Sapienza
Il 10 maggio 1924 nasceva a Catania Goliarda Sapienza. Dai genitori, entrambi figure di spicco della sinistra italiana, riceve un’educazione alternativa alle scuole del regime fascista, improntata ad un forte senso di libertà. Scrittrice e attrice, ha lavorato con Luchino Visconti e Citto Maselli, suo compagno per tredici anni. Per celebrare quello che sarebbe stato il suo novantanovesimo compleanno, proponiamo un estratto dal volume collettaneo “Le personagge sono voci interiori”, dove Emi Monteneri immagina una intervista impossibile a Goliarda Sapienza, a partire dai luoghi e dalle persone della sua infanzia.
-
È la mia vecchiaia che vedo
Alcinoo e Arete, genitori di Nausicaa, aprono le porte del mito a una minuscola donna del terzo millennio, che è stata operaia e poi sindacalista. Ora è in pensione, Maria Pia Trevisan, e ha scritto “Ho danzato nel tempo”, portando nel mito il mondo attuale, stemperandone i conflitti e adagiando nell’orto della reggia il suo patrimonio, compresi gli anni
Di Angela Giannitrapani
-
INTERVISTA. Le donne di Lingfield e i “loro” bambini
Storia vera del gruppo di pedagogiste e psicanaliste che fecero rinascere 25 bambine e bambini scampati ai Lager nazisti. Con la supervisione di Anna Freud, la direttrice della casa, Alice Goldberger, e le altre misero in campo una capacità unica di accudimento. Titti Marrone lo racconta nel suo libro “Se solo il mio cuore fosse pietra” e ne parla con LM
Di Silvia Suriano
-
Donne dell’editoria 4 – Bianca Garufi
Storia di una segretaria di redazione
Lavorava in Einaudi a stretto contatto con Natalia Ginzburg e Cesare Pavese. Con lui ha scritto un romanzo a quattro mani e ha avuto una relazione documentata in un carteggio. Poi si appassionò alla psicoanalisi junghiana e lasciò l’editoria (e Pavese), restando però una traduttrice esperta.
di Manuela Altruda
-
Le donne resistono
Dal suo libro del 2022, Benedetta Tobagi crea – per il 25 aprile ‘23 – un podcast con storie e testimonianze di decine di partigiane. La loro lotta è vitale per noi e va raccontata senza stereotipi: non occorre essere madri o figlie di militanti per lottare contro il fascismo, contro l’uso del velo o contro l’invasione russa. Tutte le donne hanno il diritto di lottare per sé stesse, in difesa del proprio corpo e della propria persona. In qualunque parte del mondo
Di Beatrice Sciarrillo
-
Il rumore che fa la guerra quando entra in casa
Musnida chiede ospitalità a Sara perché in fuga dalla Sarajevo assediata. E Sara, da poco separata dal marito, disorientata acconsente a prendersi in casa quella lì, come la chiama sua sorella. Chiara Ingrao descrive le ambiguità delle buone intenzioni e della solidarietà in un libro che rovescia la prospettiva ogni pagina
di Elvira Mujčić
PASSAPAROLA:







