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Stai zitta!
E invece no, non tace la giovane protagonista del romanzo di Judy Brown che non dimentica l’amica d’infanzia abusata da bambina. La storia vera è ambientata in una comunità di ebrei chassidici di New York
“Stai zitta” sarà presentato a Recco il 6 dicembre 2023, alle 18, nella sala Polivalente F. Lavoratori da Alessandra Montanini, pedagogista del Cento antiviolenza Martina Rossi con la traduttrice Paola De Camillis Thoma e Tiziana Prina, l’editrice
Di Silvia Neonato
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CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE: consigli di lettura dalla redazione
Come redazione abbiamo pensato di creare questa lista, che terremo aggiornata, di consigli di lettura e di visione. Crediamo fermamente che questi libri, film, serie tv possano servire per affrontare l’argomento della violenza di genere in famiglia e soprattutto nelle scuole, secondarie e università. Pensiamo sia importante partire dai libri, dalle giuste parole, dai giusti sguardi.
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Una città transfemminista
Dialogo a tre voci – Giada Bonu Rosenkranz, Federica Castelli, Serena Olcuire nel testo Bruci la città – per dire come lo spazio urbano si intreccia alla prospettiva di genere. Chi lo pianifica, lo abita, lo riscrive? Le micro-pratiche collettive possono trasformarlo? Gli spazi femministi ad esempio sono contro-istituzioni, creano nuovi circuiti democratici senza profitto, sono beni comuni
Clotilde Barbarulli
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Ridare le parole a Liliana
«E Liliana, coraggiosa e amorevole, tentò in tutti i modi ciò che tante donne nella sua stessa posizione hanno fatto: si oppose alla violenza, cercò di sfuggirle, la rifiutò, si abituò, resistette, la disattivò, vi scese a patti, finché, poco tempo prima del femminicidio che le tolse la vita, si allontanò da lui». Il 17 luglio del 1990 il corpo di Liliana Rivera Garza viene trovato nel suo appartamento a Città del Messico. Cristina Rivera Garza ricostruisce la biografia della sorella scomparsa e insieme racconta i femminicidi in Messico
Di Amanda Rosso
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Sotto le bombe del patriarcato
«Ho una figlia adolescente, anche Giulia che è stata assassinata è mia figlia. Ma non voglio che siano loro a doversi difendere, non voglio gridare attente al lupo. Anche nelle relazioni i maschi non sanno riparare o perdere. Come in guerra. Questo sesso addestrato alla vendetta deve parlare, soprattutto i maschi che non uccidono»
Di Simona Bonsignori
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Lo ha ucciso lei?
È un suicidio quello di Samuel o lo ha spinto giù dalla finestra Sandra, la sua compagna, scrittrice affermata? In “Anatomia di una caduta” la regista francese Justine Triet, vincitrice quest’anno a Cannes, costruisce una trama complessa incentrata sul labile confine fra verità e opinione. Come tutte le altre protagoniste dei suoi film, una donna di talento si barcamena tra marito e figlio ma alla fine subisce un vero processo, giudiziario e mediatico, che ha tutta l’aria di una caccia alle streghe
Di Micaela Veronesi
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Stai zitta a chi?
Nella Roma del 1946 Delia/Paola Cortellesi si barcamena tra un marito violento e rozzo e un’amica che invece la ascolta e consiglia. Cortellesi esordisce dietro la macchina da presa con “C’è ancora domani”, una commedia ispirata al neorealismo italiano ma che pone al centro i conflitti di genere. Il finale è politico. E indimenticabile
Di Silvia Neonato
PASSAPAROLA:







