Come ormai tradizione, all’interno di Feminism8, la Fiera dell’editoria delle donne di Roma, lunedì 3 marzo 2025 si svolgerà una giornata dedicata alla scuola intitolato A scuola di libertà. Spazi di pensiero, ricerca e relazione di docenti e studenti.
Sarà una giornata intera di formazione per docenti (ma aperta a tutt*) organizzata dalla Società italiana delle letterate (SIL), da Leggendaria (e dal gruppo di “Cara prof”), Indici Paritari, FactorYa, Archivia e Proteo Fare Sapere.
Feminism8 quest’anno mette a tema le pratiche politiche di vita interiore: vita minacciata dalle guerre, dagli autoritarismi della politica e dei padroni del mondo digitale come dalla crisi climatica e dalla disparità economica. La scuola – chi insegna e chi apprende – vive per le stesse ragioni un momento difficile, le attuali condizioni politiche tendono a ridurre lo spazio interiore di libertà (di pensiero e di sentire), attraverso l’imposizione di procedure, la censura di tematiche e approcci, le querele ai docenti, il controllo crescente sulla scuola tutta.
Il lavoro politico e culturale condiviso può tenere salde le condizioni della relazione tra docenti, studenti e saperi, che garantiscono la libertà interiore, che si traduce in autodeterminazione, scelta, distanza critica, ascolto e apertura nei confronti del mondo e della sua complessità.
In mattinata sono previste le relazioni di docenti, formatrici, scrittrici; nel pomeriggio si svolgeranno sei laboratori, aperti a chi si iscrive, sulle seguenti tracce:
– L’educazione sessuo-affettiva (Be free)
– Lo spazio di libertà della letteratura (SIL)
– Eco-narrazioni nella scuola primaria (Falling book)
– L’autotutela delle docenti (Educare alle differenze)
– Le questioni del canone nei libri scolastici (Indici paritari)
– Esperienze e pratiche transfemministe in classe (Cattive maestre)
La giornata di formazione è accreditata sulla piattaforma S.O.F.I.A, per la quale sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.
Raccomandiamo a tutte le insegnanti di scegliere per tempo il proprio laboratorio e seguire sui nostri canali gli aggiornamenti.
Per iscriversi accedere al sito:
S.O.F.I.A. – Ministero dell’Istruzione
Procedere all’acceso e ricercare il corso con il seguente codice: ID 97733
Edizione 146283. Il corso è gratuito. Iscrizioni su Sofia fino al 3 marzo.
Iscrivetevi ai LAB del pomeriggio SOLO IN PRESENZA scrivendo alla referente di ciascun LAB di cui vi forniamo la mail.
Feminism8. Roma, 3 marzo 2025. A scuola di libertà
WORKSHOP E LABORATORI
1 Autotutela delle docenti. Costruiamo un vademecum – WORKSHOP
Samanta Picciaiola, Ivonne Panfilo e Aurora Donato, legali di Educare alle differenze
Come Rete Educare alle differenze nell’ultima edizione del nostro meeting a Roma nel 2024, abbiamo registrato il clima di minaccia e intimidazione che cresce nel sistema scolastico del nostro Paese a causa delle politiche scolastiche scelte e attuate da questo governo. Abbiamo voluto aprire uno spazio di ascolto e di parole con un tavolo di lavoro dedicato al tema dell’autotutela insegnanti. Consapevoli che la scuola pubblica nel suo farsi agente di promozione della democrazia e luogo di valorizzazione delle differenze assume un ruolo strategico nella costruzione di una società plurale e libera dalla violenza, come Rete Educare alle differenze vogliamo raccogliere la voce del corpo docente e approfondire le ragioni del disagio e della paura che abitano le nostre scuole in questo momento. Con l’ausilio dello staff legale della Rete Educare alle differenze vi invitiamo a questo workshop per collaborare alla costruzione di un vademecum che abbia come fine la realizzazione di una cassetta degli attrezzi per l’autotutela del personale docente intesa a tutto tondo: dagli aspetti legali a quelli operativi, dalla quotidianità scolastica delle nostre aule alla rivendicazione di agio e benessere a scuola per tutt*.
Iscrizioni fino ad esaurimento posti a codadisirena@gmail.com
2. Culture e pratiche per contrastare la violenza sulle donne nei contesti educativi. Costruiamo una campagna comunicativa contro la violenza – LABORATORIO
Federica Scrollini (Be free), Antonella Petricone (Indici paritari), Barbara Piccininni (Le cattive ragazze)
Esploreremo l’immaginario che sottende alle culture educative per metterne in discussione modelli e concetti ancora strettamente legati a stereotipi di genere. Analizzeremo pratiche e modelli differenti per un’educazione libera dalla violenza, capace di infondere fiducia, consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità e rispettosa di tutte le differenze. Offriremo a tutti/e gli/le attori/attrici che lavorano in ambito educativo alcuni strumenti teorico-metodologici e una rassegna di proposte operative per decostruire stereotipi e pregiudizi lavorando con esempi pratici da seguire per strutturare attività e laboratori. Entreremo più nello specifico nel lavoro e nel ruolo dell’operatrice antiviolenza come risorsa fondamentale per offrire strumenti di contrasto alla violenza di genere all’interno dell’istituzione scolastica.
Iscrizioni fino ad esaurimento posti a barbara.piccininni@gmail.com
3. I libri di testo. Pratiche di decostruzione – LABORATORIO
Monica Di Bernardo, Diana Lenzi e Barbara Perrini (Indici Paritari)
I libri di testo che utilizziamo nelle diverse discipline, nella maggior parte dei casi, offrono una narrazione dei saperi che viene presentata come oggettiva ma in realtà privilegia un punto di vista unico, eurocentrico e maschile. Le donne continuano a essere escluse dalla narrazione, considerate come figure marginali da presentare in un box a fondo pagina o in un volume dedicato. Lo stesso si può dire per le persone con disabilità o di diverse etnie, per i/le bambini/e, le persone con corpi “non conformi” o di diverse età, per le soggettività altre che non trovano spazio nella narrazione. In questo modo si finisce per contribuire a trasmettere uno sguardo distorto sulla realtà. Pensiamo ad esempio alla narrazione eurocentrica della storia nei libri di testo che sono utilizzati all’interno di classi multietniche o alla persistenza del canone letterario declinato esclusivamente al maschile nelle antologie che ancora utilizziamo in classe. Evitando di dare spazio alla complessità della realtà si consolidano stereotipi e discriminazioni. Nel laboratorio intendiamo proporre delle pratiche di decostruzione dei libri di testo e dei suggerimenti per cambiare il nostro sguardo e rileggere in un’ottica intersezionale i saperi che portiamo nelle nostre classi.
Iscrizioni fino ad esaurimento posti a indiciparitari@gmail.com
4. Pensiero e scrittura delle donne: andare “oltre la soglia” con le parole di Simone Weil, Hannah Arendt e Michela Murgia – LABORATORIO
Floriana Coppola e Paola Meneganti (SIL) con Francesca Sensini
Il laboratorio ha come obiettivo principale, attraverso una metodologia comunicativa, circolare e interattiva, mai frontale, di avvicinarsi per mezzo di una selezione antologica al pensiero problematico di alcune scrittrici e pensatrici preziose, come Simone Weil, Hannah Arendt e Michela Murgia, che hanno coraggiosamente, ognuna all’interno della sua cornice storica letteraria e politica, esplorato la dimensione interna, spirituale, individuale ma sempre in relazione, sì da farsi anche dimensione politica. Le leggeremo in relazione al cammino di liberazione delle donne da qualsiasi stereotipia di genere, nella considerazione che per millenni è stata tolta alle donne la loro capacità profetica e interpretativa di ciò che va oltre la soglia del visibile, compressa dal predominio patriarcale delle religioni monoteiste tradizionali; difatti, la teologia femminista sta affermando il diritto di esistenza.
Hannah Arendt pone al centro della sua riflessione l’evento della nascita, in contrapposizione a tanto pensiero luttuoso: per Arendt la natalità diviene la condizione cruciale dell’esistenza stessa. E l’evento natale si rivela dunque, per Arendt, un vero e proprio antidoto contro ogni forma di totalitarismo, poiché ripropone la dimensione originaria dell’inizio, che va sempre considerata anche nella sua relazionalità, e che si rivela l’unica in grado di iniziare qualcosa di inedito all’interno di un mondo già configurato, divenendo così un chiaro indizio di «un nuovo mondo nel mondo esistente». (Hannah Arendt. La nascita come antidoto al terrore ideologico, di Manuela Moretti).
Simone Weil scrive che l’insegnamento deve condurre a «una certa applicazione di attenzione su di un dato oggetto» in una postura sottesa al vero, al bello e al bene, allo scopo «di preparare la possibilità di un tale atto mediante l’esercizio dell’attenzione. Tutti gli altri vantaggi dell’istruzione sono senza interesse». A. Raynaud, alunna di Weil al Liceo femminile di Roane nel 1934, in una lettera a G. Fiori (che l’ha pubblicata in Simone Weil, biografia di un pensiero) dice di avere imparato da lei «che nessuno mai deve essere etichettato, cristallizzato in un atteggiamento o in un modo di pensare».
Michela Murgia, nei suoi scritti, ha sempre affermato con coraggio una fede mai andata in crisi, perché nutrita dalla lettura delle Scritture e dalla preghiera. «Il mio rapporto con Dio non è conflittuale. E questo è merito di alcune teologhe che mi hanno mostrato, scritture alla mano, un volto di Dio che non discrimina le donne».
Fede e teologia sono assolutamente coincidenti, nel senso che non poteva esistere una fede che non si ponesse domande e una teologia che non fosse frutto anche di una ricerca continua della fede.
Breve bibliografia di riferimento (facoltativo)
• God save the Queer di Michela Murgia, Einaudi 2022
• L’inferno è una buona memoria di Michela Murgia, Marsilio 2018
• Ricordatemi come vi pare di Michela Murgia, Mondadori 2024
• L’ombra e la grazia di Simone Weil, Bompiani 2002
• Attesa di Dio di Simone Weil, Adelphi 2008
• Il concetto d’amore in Agostino di Hannah Arendt, SE 2004
• Vita activa. La condizione umana di Hannah Arendt, Bompiani 1988
Iscrizioni fino ad esaurimento posti a florianacoppola61.fc@gmail.com e pmeneganti@gmail.com
5. Eco-narrazioni e scuola del futuro – WORKSHOP
Daniela Guercio (Falling Book)
Il workshop si concentra sul nesso tra ecofemminismi, benessere a scuola e prevenzione della violenza di genere e dei generi. Con un focus sulle competenze ambientali in chiave orientativa e considerate quali fattore protettivo in termini di benessere, convivenza democratica, inclusione, il laboratorio proporrà un percorso attraverso testi e attività per la scuola primaria pensati a partire da un approccio metodologico femminista e un taglio interdisciplinare che mira a mettere in luce concetti quali l’interdipendenza, la sostenibilità, la mutualità e la consapevolezza ambientale.
Bibliografia di riferimento
M. E. De Carlo, La scuola di fronte alla crisi ambientale. Politiche, pratiche didattiche ed eco-narrazioni, Pensa editore
A. De Vita Ecopedagogia femminista. Prospettive di genere della transizione ecosociale
F. Angeli 2024
S.Bello – C. Pezzetta, La bambina e l’orsa, Topi Pittori 2024.
Iscrizioni fino ad esaurimento posti a daniela.guercio2020@gmail.com
6. Esperienze e pratiche transfemministe in classe – WORKSHOP
Elisa Amato e Valeria De Paolis (Cattive Maestre)
Le mappe del corpo a scuola. A partire dalla lettura di alcuni frammenti del libro Dietro la cattedra, sotto il banco: il corpo a scuola, che hanno scritto insieme a Lea Melandri, le Cattive maestre inviteranno le partecipanti a ragionare insieme sulla geografia di un ruolo, quello docente, sempre più complesso e sotto attacco
Iscrizioni fino ad esaurimento posti.
PASSAPAROLA:








Redazione LM

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