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Nata in Nigeria e poi cresciuta e adottata in Italia, era anche poeta, oltre a mediatrice culturale, ma il suo passato doloroso non le ha dato scampo. Ci sono però restati i suoi versi, la voce di sua madre Giovanna Calciati e la scrittura di Chiara Ingrao che le racconta in La vita è un profumo. Canto a due voci. Molti i progetti nati intorno a lei per aiutare altre giovani nel loro percorso

di Loredana Magazzeni

“Ti chiedo perdono/ ti chiedo questo. // Perché, chiederai/ senza chiedermelo. / È per questo/ il perché è il nostro affetto vero/ il nostro affetto puro”.

Questi pochi versi sono estrapolati da Per voce sola, il canzoniere di poesia di Blessing Calciati (Nigeria, 1993 – Piacenza, 2022), un canzoniere che alla nostra mente rimanda quello di una Emily Dickinson di oggi per i temi universali che affronta: il dolore, la malattia, il desiderio d’amore, la speranza. Le poesie della giovane italo-nigeriana costituiscono la seconda parte del libro La vita è un profumo. Canto a due voci. La prima parte, “A due voci”, è un memoir scritto a specchio, con immenso amore e grande forza empatica da Chiara Ingrao, assieme all’amica Giovanna Calciati, che narra, attraverso di lei e intrecciando la sua voce ad altre poesie di Blessing, una storia di amore, oltre che di adozione e di perdita.Blessing è una ragazza italo-nigeriana, che vive a Piacenza da quando aveva 10 anni. Ha subìto violenze familiari inenarrabili, si trova in una situazione di estrema fragilità fino a quando, a 17 anni, viene adottata da Giovanna. È una ragazza intelligente, brava a scuola, che scrive poesie e piano piano riesce, con volontà e determinazione, e grazie all’amore e alla dedizione della madre adottiva che la segue continuamente nel suo percorso di crescita, a emanciparsi dalla situazione d’origine, prendere la maturità e lavorare come mediatrice culturale. È una ragazza piena di energia, di voglia di vivere, capace di ridere, di viaggiare da sola, avere un ragazzo, ma soprattutto fare progetti per aiutare gli altri e sognare. Il peso delle esperienze passate è però troppo grande, troppo invalicabile, e le causa continue, pesanti crisi depressive e ricoveri ospedalieri, fino all’ultima, da cui non si riprenderà più. Chiara Ingrao non è nuova a operazioni della memoria, biografie in cui si intrecciano riflessioni, lettere, articoli, interviste, appunti, come nel libro biografico Soltanto una vita (Baldini & Castoldi, 2016), in cui racconta la lunga esperienza di vita di sua madre, Laura Lombardo Radice. Nell’un caso e nell’altro, si tratta di vite di donne che hanno cercato percorsi di libertà, e in cui il dialogo a specchio, intrecciato fra generazioni diverse, è costruito per capire l’esistenza dell’altra, per ricostruirne essenza e bellezza. Ma questo libro è altro, è riflessione, poesia, ma anche progetto per il futuro. È una testimonianza corale, un miracolo che è potuto accadere grazie all’amore tra madre e figlia adottiva, ma anche grazie all’amicizia, al conforto, al lavoro di gruppo delle amiche, nello studio e nella selezione degli oltre 1000 testi poetici lasciati da Blessing nei suoi 37 e più quaderni, scritti giorno per giorno, durante i dodici anni vissuti con Giovanna. Il libro è la storia del rapporto con la madre adottiva, ma è anche la storia del rapporto con gli altri familiari importanti, che non vengono tenuti nascosti. A cominciare dalla madre biologica assente e fragile, dal padre violento, la sorella e i nipoti, con i quali ultimi riesce nel tempo a creare e consolidare una bella solidarietà familiare. Il peso del passato è però troppo grande da sopportare, e grava sulla bilancia molto più di un presente pur felice e ricco di promesse. La giovane decide di morire. Il lato dell’ombra sembra prevalere ma, ancora una volta, a dissiparlo è la forza della presa di parola e della testimonianza. Come Blessing, in vita, si è tanto spesa per creare negli altri gioia e possibilità di futuro, le parole di Chiara, e di Giovanna, forzano le tenebre verso la luce: ci sarà un altro giovane in cerca di libertà nell’appartamento di Blessing, nascerà un sito, improntediblessing.it, che raccoglie le sue foto, i suoi quadri e tanti suoi scritti, nascerà un premio, Dai sogni di Blessing al tuo, per finanziare progetti di giovani donne come lei, “affinché la generosità di Blessing le sopravviva”, nascerà un libro, questo di cui parlo, fatto per raccontare di lei, e di altre ragazze e ragazzi come lei, che hanno dalla loro tutta la forza della loro spinta vitale, ma anche tutta la fragilità delle difficoltà attraversate.Un libro di memoria, di poesia, di testimonianza, questo di Chiara Ingrao, ma anche un libro che nasce grazie alla sua passione civile per i diritti delle donne e i diritti umani, e per non arrendersi, mai.

Chiara Ingrao, con Blessing e Giovanna Calciati, La vita è un profumo. Canto a due voci, Baldini + Castoldi, 2025

 

 

 

 

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Loredana Magazzeni

Loredana Magazzeni vive a Bologna, si occupa di poesia, critica letteraria e storia dell’educazione delle donne. È Dottoressa di ricerca in Scienze pedagogiche, e ha pubblicato saggi e articoli sulla storia dell’educazione femminile, fra cui Operaie della penna. Donne, docenti e libri scolastici fra Ottocento e Novecento (Aracne, 2019). Ha co-curato antologie di poesia, da Cuore di preda. Poesie contro la violenza sulle donne (CFR, 2012), a Fil Rouge. Antologia di poesie sulle mestruazioni (CFR, 2016) con A. Barina; con F. Mormile, B. Porster e A.M. Robustelli Corporea. Il corpo nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese (Le Voci della Luna Poesia, 2009), La tesa fune rossa dell’amore. Madri e figlie nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese (La Vita Felice, 2015), Matrilineare, Madri e figlie nella poesia italiana dagli anni Sessanta ad oggi (La Vita Felice, 2018). Fa parte del Collettivo di traduzione WIT (Women in Translation), con cui ha pubblicato l’antologia Audre Lorde, D’amore e di lotta. Poesie scelte (Le Lettere, 2018). Con Seri Editore è uscita l’antologia delle sue poesie (1998-2023) Nella tempesta presente. È socia della SIL (Società italiana delle letterate).

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