Donne e motori
Dell’uso del corpo femminile in pubblicità, snudato, allusivo, ancora presente ovunque. Delle novità in tema, compresa la comparsa dei maschi sempre più snudati (e unti) in tv e riviste
Di Silvia Neonato
Dell’uso del corpo femminile in pubblicità, snudato, allusivo, ancora presente ovunque. Delle novità in tema, compresa la comparsa dei maschi sempre più snudati (e unti) in tv e riviste
Di Silvia Neonato
La maremma, le mandrie di buoi, la flora selvatica, la consapevolezza di sé e l’impegno sono i fondamenti del talento della senese Dina Ferri (1908-1930) il cui ricordo dedichiamo a Agitu Gudeta, la pastora etiope uccisa in Trentino a fine anno. Ripubblicarla oggi testimonia la produzione letteraria di donne che, negli anni Venti del ‘900, per classe sociale non erano destinate alla scrittura e all’istruzione
Di Loredana Magazzeni
“Salgo sovrappensiero su quella scala metallica, «da qui in poi non si torna più indietro, Olivia» mi dico. Siedo al mio posto e attendo che tutti i passeggeri siano a bordo. Li guardo mentre sistemano le valigie sopra le loro teste. C’è sempre qualcuno che non ce la fa, o che mette il proprio bagaglio in orizzontale occupando anche lo spazio degli altri. Un’occasionale forma di egoismo o un’evidente mancanza di senso della misura? Non l’ho mai capito.” Un racconto di Giordana Restifo
Che linguaggio usare nei confronti delle persone LGBTQIA+? Occorrono parole nuove, ma anche si devono risignificare quelle vecchie. Un manuale edito dall’Ordine dei giornalisti lombardi e curato da Gegia Celotti.
di Barbara Mapelli
La pandemia costringe a fare i conti con il lato oscuro dell’umano. Due libri a confronto svelano che non ci sono sconti né per gli uomini né per le donne: “La città dei vivi” di Nicola Lagioia e “La notte si avvicina” di Loredana Lipperini.
di Giulia Caminito
Sibilla Aleramo nell’estate del 1912 parte da sola per la Corsica. Dove sperimenta la libertà dei sensi e l’amicizia con una donna libera. Luisella Vèroli torna sulle sue orme corse e ricostruisce con lettere e poesie quei giorni infuocati.
di Nadia Tarantini
“I miei genitori non si davano pace: che avevo in testa? volevo restare zitella? si era sposata la matta e io che non avevo dato problemi volevo cominciare ora? Sorprendendo persino me stessa non cedetti alle loro pressioni. Un’inquietudine mi prendeva ogni volta che pensavo a Giacoma. Sentivo fortemente la sua mancanza, in modo quasi fisico. Mi sembrava che fosse in pericolo e non mi spiegavo questa sensazione. L’avrei capita molto tempo dopo.”
Le poetesse marchigiane del ‘300, prima generazione di scrittrici della nostra letteratura ora riscoperte insieme ai forti legami tra loro che sono comuni a tante scrittrici e studiose da secoli. Oggi escono finalmente studi che non sono solo catalogazione ma uno sguardo trasformativo della realtà
di Loredana Magazzeni
Dialogo a due voci tra la minore e la maggiore. Complicità, gelosie, dubbi, solitudini infantili. Perché la più grande viene spedita sempre dai nonni e l’altra no? E come mai l’altra è tanto capricciosa?
Di Elvira Federici
I conflitti tra la tradizione e il proprio progetto di vita professionale, le aspettative sociali e la propria individualità. Tre studiose di formazione junghiana e una preziosa curatrice offrono un percorso per riattraversare il materno
di Floriana Coppola