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IL MIO PRIMO LIBRO – BEATRICE MASINI
Da giornalista a scrittrice per ragazze e ragazzi e traduttrice. Ha partecipato prima a un concorso, poi si è avvalsa dell’amicizia di due amiche scrittrici, Grazzani e Pitzorno. Per arrivare all’editoria per adulti ha cercato un’agente, Rosaria Carpinelli. «È stato difficile pubblicare, alla fine? Mi pare di no. Ma c’è bisogno di qualcuno che ti veda, e che corra rischi con te»
Di Beatrice Masini
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Una bambina in balia delle streghe
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IL MIO LIBRO – GIULIA CAMINITO
Era la sera del mio compleanno, era giugno ed ero a San Lorenzo a Roma in un locale, a mezzanotte mi arriva una telefonata per gli auguri da Donatella Minuto, editor allora della casa editrice Giunti, e mi dice che ha letto la prima stesura di “La Grande A” – che allora si chiamava ancora “Sharab” – e le è piaciuta, pensa vada pubblicata. Mi ricordo di aver guardato le mura aureliane e poi l’asfalto nerissimo, sentivo la musica uscire a tratti dal locale mentre qualcuno entrava e usciva, c’erano i sanpietrini e c’era il cielo su Roma, ma non si vedeva niente, era buio e io ero diventata più vecchia di un anno e la mia vita stava cambiando, aveva appena fatto click, si era accesa.
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IL MIO PRIMO LIBRO – MARISTELLA LIPPOLIS
Mentre esce il suo nuovo romanzo “La notte dei bambini” (Vallecchi), Maristella racconta: «I miei libri sono nati dentro un cerchio di energie femminili. Dopo anni in cui facevo altro, finalmente ho osato scrivere un racconto. Maria Rosa Cutrufelli lo ha pubblicato. Poi Grazia Livi ne ha letto un altro e mi ha incoraggiata»
Di Maristella Lippolis
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IL MIO PRIMO LIBRO – NICOLETTA VALLORANI
«Scrivendo fantascienza, ero marginale nella letteratura, ed essendo donna, ero marginale nella fantascienza. Però sono in ottima compagnia: la fantascienza, dagli anni ’70 in avanti soprattutto, è stracolma di donne che fanno buona letteratura scrivendo fantascienza. Il mio primo libro, “Il cuore finto di DR”, è stata l’onda che mi ha condotta dove sono ora, senza troppa consapevolezza e con l’idea che non potevo proprio definirmi scrittrice»
Di Nicoletta Vallorani
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IL MIO PRIMO LIBRO – UBAH CRISTINA ALI FARAH
Fuggita da Mogadiscio nel 1991, porta con sé uno scialle, un cuscino su cui adagiare il suo bambino e un diario. Per anni resta in silenzio fino a che l’impatto con la diaspora e la rete di donne conosciute in Italia non le dà la forza di mettersi a scrivere. Racconti e poi Piccola madre, il primo romanzo
Di Ubah Cristina Ali Farah
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IL MIO PRIMO LIBRO – VALERIA CORCIOLANI
Ha scritto un giallo – e non sa perché – nelle notti di veglia per un figlio che non dormiva mai. Poi il marito le propone di farlo leggere a uno scrittore, ligure come lei, Lorenzo Licanzi. A lui piace e la spedisce al proprio agente letterario. Che apprezza e lo invia a Mondadori che glielo pubblica. Era il 2010. Seguono altre interessanti vicende libresche…
di Valeria Corciolani
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L’acqua del lago non è mai dolce: un capitolo inedito
Il 13 gennaio 2021 usciva L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) e io non ero pronta al viaggio che il libro avrebbe fatto. Un anno dopo mi trovo a festeggiarlo e anche a salutarlo, per andare avanti. Girovagando nel mio computer mi sono imbattuta qualche giorno fa nei rimasugli, gli scarti, del romanzo. L’unico grande cambiamento che infatti il libro ha subito è stato il taglio del decimo capitolo, quello dedicato a Gaia e all’università. Mi sono resa conto che era un capitolo di passaggio, che non serviva e in cui io avevo forzato Gaia a un nuovo rapporto – ritrovato – con il personaggio di Samuele. Una volta tolto ho capito che andava bene lo stesso, il romanzo, anzi, “girava” meglio, come si dice in gergo, cioè funzionava. Ma questo capitolo non l’ho cancellato del tutto e ho pensato di condividerlo. Le scene che seguono – più gli assurdi appunti universitari di Gaia – vanno collocate prima della scena nella Faggeta in cui Gaia va a caccia del cinghiale con Cristiano. Questo capitolo è quasi un universo alternativo, una strada chiusa che avevo iniziato a percorrere. Rileggerlo mi ha fatta sorridere.
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La forte Eloisa
Una ricca vedova umbra del Quattrocento nel primo romanzo storico di Giulia Abbate, scrittrice ed editor di fantascienza. “La cospirazione dell’Inquisitore” racconta come ci si può sempre far valere.
Di Nadia Tarantini