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Tag: racconto

  • #UNITE – La violenza

    #UNITE – La violenza

    Le scrittrici italiane unite contro la violenza di genere. Un’azione collettiva per riflettere sulla violenza contro le donne e sulle parole che la raccontano. Dal 3 gennaio al 3 marzo decine di testate giornalistiche, tra cui Letterate Magazine, ospiteranno i racconti o gli articoli di scrittrici e giornaliste. Ognuna userà la sua voce e le parole più adatte a descrivere un fenomeno complesso perlopiù tollerato dalla società. L’intento è che questo argomento non resti confinato nei luoghi della cultura, ma raggiunga le donne che oggi credono di essere sole, comunichi con i genitori e gli insegnanti, con gli uomini che ancora…

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  • Volare dove non si può

    Volare dove non si può

    Lisa si sveglia ogni mattina alle sei per consegnare la posta. Ogni mattina l’aspettano un caffè, lettere, pacchi e il drago Lampo. In “Ultimo volo”, racconto ispirato alla trilogia de “La Dorsale”, Maria Gaia Belli esplora il tempo e lo spazio di un lavoro duro e disumano in un universo narrativo fantastico e straordinariamente attuale Di Amanda Rosso

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  • GESTI DI RIVOLTA 2022_Marzo

    GESTI DI RIVOLTA 2022_Marzo

    Un’orfana cuciva il vestito della festa. Cuciva da giorni e giorni una stoffa bianca e azzurra. L’idea di doversi staccare dal vestito per indossarlo la addolorava molto…

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  • Nuna – un ritratto intimo di Livia De Stefani

    Le nipoti di Livia De Stefani ci raccontano un volto intimo, nascosto della scrittrice e attraverso il ricordo di una donna dalla bellezza imbarazzante e perfetta e di una casa di campagna spartana, una cantina di topi, un viaggio su una automobile dal bagagliaio pieno di libri arriviamo sulle tracce di Nuna. Autrice senza fronzoli di alcuni romanzi di estrema bellezza come “La vigna delle uve nere” e “La mafia alle mie spalle” De Stefani seppe raccontare il rapporto con la terra, col selvatico e con il potere avvalendosi della sua lingua complessa con una schiettezza a tratti feroce.

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  • PERSONAGGE: Un amore sospeso

    “Infine l’aveva trovata. La sua bandana preferita, quella rossa con la grande scritta Route 66 e le tappe dello storico percorso. Era il ricordo del suo viaggio più bello, lei e Juan, uno dei primi insieme, quando lui c’era ancora. Per due giorni l’aveva cercata e quando stava ormai per desistere era spuntata lì, in fondo all’ultimo cassetto del comò. “Sei disordinata” le ripeteva scherzando Juan. Paola a quelle parole si arrabbiava. Non era disordinata ribatteva, semplicemente dimenticava dove metteva le cose, quello che doveva fare. Ormai prendeva nota di tutto.” Un racconto di Giuseppina Di Bella

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  • PERSONAGGE: Ebe

    “Avevo da poco compiuto vent’anni quando iniziai a fare la staffetta.” Anna Ausilia Ranieri ci racconta la vita di Ebe, staffetta partigiana, per festeggiare le donne della Resistenza italiana.

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  • PERSONAGGE: Paesaggio

    “Il paesaggio non è definito, non lo sono neanche gli elementi del quadro, ma io sento greco a levante avanzare furioso e il fragore del mare dominare su tutto. Millenovecentootto, un bastimento a vela carico di pani di zolfo è in pericolo. Quindici marinai urlano disperati e cercano salvezza chiedendo aiuto alla popolazione di Ortigia che accorre e si dirige nello spiazzo con il parroco di S. Paolo che porta una croce. ” Un racconto di Maria Diamante

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  • PERSONAGGE: Sorelle

    Dialogo a due voci tra la minore e la maggiore. Complicità, gelosie, dubbi, solitudini infantili. Perché la più grande viene spedita sempre dai nonni e l’altra no? E come mai l’altra è tanto capricciosa? Di Elvira Federici  

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  • PERSONAGGE: L’interrogata

    “La scuola per Alessandra era sempre stata una guerra. La sedia era troppo stretta per il suo corpo, il banco troppo basso, la luce troppo accecante, faceva troppo caldo o troppo freddo. La mattina Alessandra aveva sonno, aveva fame, era stanca. La notte non andava mai a dormire prima delle tre e la sveglia suonava tutti i giorni alle sei.”

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  • PERSONAGGE: La ragazza del CAF

    “Fu proprio in quest’ occasione, nel 2016, che una spumeggiante Tania Bertino conobbe lo scrittore locale Baleno Vasconi, che, dopo anni di esilio romano, era tornato per scrivere tre romanzi ambientati a Borgo Val Repella (profondissimi ma freschi li definì la critica) poiché, si giustificò «solo nel borgo natìo si può ritrovare questa ispirazione così potente da lasciarmi obnubilato per giorni». Macchè Città Eterna, macchè Paris, Berlino o Niu Iorc: «Questa volta» il Vate del Repella affermò in un’intervista alla “La Granda”: «Odo un richiamo così netto, così patente, che sento che mi accaserò definitivamente in cotesti luoghi aviti, laddove…

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  • PERSONAGGE: Magàta

    “Dio mi parla ogni sera, ha la faccia trasparente e la voce del nonno paterno morto con il cancro, le amanti e i debiti. Abbiamo chiuso con i traslochi sulla Ritmo stipata di borsoni a seguire i metanodotti di papà. La casa nuova è finita, la mamma ha tolto la pellicola ai vetri e ha riempito gli armadi, le credenze, le vetrine.” Un racconto di Francesca Zoppei  

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  • PERSONAGGE: Metafisica dell’estate

    “Mia madre sperava che i nostri desideri restassero al pollo ruspante che rosolava nel girarrosto del macellaio o a un paio di calzette coi cuoricini. Cose utili insomma. E invece noi volevamo sempre l’inutile ingiustamente costoso che la faceva tanto innervosire: bambole, scarpette per bambole, vestiti per bambole, cerchietti con le paillettes, smalti per le unghie, finto cibo per finti tè in tazzine rosa shocking. Aveva ragione mia madre, ma facevo lo stesso la guerra. Perché il desiderio di ottenere ciò che non avevo dava misura al mio esserci. Desiderare era esistere. Altrimenti ero l’uccello sepolto che non spaccava la…

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  • PERSONAGGE: Mani di raganella

    “Aveva mani di raganella, scivolose di alghe, pruriginose di bolle, soffici di melma. Limacciose e corrugate come felci galleggianti. Era di acqua dolce Lavinia, gambe bianchicce irrorate di venuzze e spalle accovacciate, gallinelle in cova. Di acqua dolce erano i suoi stivali da pioggia, di acqua salata i sandali col tacchetto di sughero che usava per il mare, di delfini, stelline e cavallucci marini, conchiglie da incidere ricordi di scampagnate, focaccia bianca e ritratti di signorine.” Un racconto di Amanda Rosso per la rubrica Personagge.

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  • Lei e me

    “Era lì, stesa in barella, con il viso a brandelli. Aveva cinque anni ma non piangeva. Nel palmo della mano sinistra reggeva, come fosse un pugno di ciliegie, quel che rimaneva della sua guancia: una specie di petto di pollo legato al collo da un sottile lacerto. Diceva di non sentire dolore.”

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  • PERSONAGGE: Rodingat e Barauti

    “I Rodingat e i Barauti aprono gli occhi per la prima volta, allungano le zampe sul cassetto, le palme a coppa sul pomello, lo tirano piano, strisciano dentro senza rumori d’attrito, trovano souvenir e libri da colorare, fogli strappati da diari, teste di bambole, biglietti d’auguri, francobolli gommati, un anello di plastica: i primi ricordi di una camera oscura dismessa. Quando anche la testa è entrata nel mobile, i mostri si acquattano e aspettano che arrivi qualcuno con cui condividere il buio. Il più delle volte bambine.”

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  • PERSONAGGE: Io e Dio

    “Per me Dio è vissuto una quindicina d’anni, poi è diventato Franco ed era mio padre” questo è l’incipit del racconto “Io e Dio” di Rossella Bartolomei con cui inauguriamo la sezione del magazine “Personagge – donne scritte dalle donne” dedicata alla narrativa.

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