Tag Archives: Personagge

  • PERSONAGGE: La ragazza del CAF

    “Fu proprio in quest’ occasione, nel 2016, che una spumeggiante Tania Bertino conobbe lo scrittore locale Baleno Vasconi, che, dopo anni di esilio romano, era tornato per scrivere tre romanzi ambientati a Borgo Val Repella (profondissimi ma freschi li definì la critica) poiché, si giustificò «solo nel borgo natìo si può ritrovare questa ispirazione così potente da lasciarmi obnubilato per giorni». Macchè Città Eterna, macchè Paris, Berlino o Niu Iorc: «Questa volta» il Vate del Repella affermò in un’intervista alla “La Granda”: «Odo un richiamo così netto, così patente, che sento che mi accaserò definitivamente in cotesti luoghi aviti, laddove mio nonno raccoglieva le ninsole e mia mamma portava le vacche al pascolo all’ombra del Monte Paludo».” Un racconto di Erika Anna Savio.

  • PERSONAGGE: Magàta

    “Dio mi parla ogni sera, ha la faccia trasparente e la voce del nonno paterno morto con il cancro, le amanti e i debiti. Abbiamo chiuso con i traslochi sulla Ritmo stipata di borsoni a seguire i metanodotti di papà. La casa nuova è finita, la mamma ha tolto la pellicola ai vetri e ha riempito gli armadi, le credenze, le vetrine.” Un racconto di Francesca Zoppei

     

  • PERSONAGGE: Metafisica dell’estate

    “Mia madre sperava che i nostri desideri restassero al pollo ruspante che rosolava nel girarrosto del macellaio o a un paio di calzette coi cuoricini. Cose utili insomma. E invece noi volevamo sempre l’inutile ingiustamente costoso che la faceva tanto innervosire: bambole, scarpette per bambole, vestiti per bambole, cerchietti con le paillettes, smalti per le unghie, finto cibo per finti tè in tazzine rosa shocking. Aveva ragione mia madre, ma facevo lo stesso la guerra. Perché il desiderio di ottenere ciò che non avevo dava misura al mio esserci. Desiderare era esistere. Altrimenti ero l’uccello sepolto che non spaccava la croce volando via dal suo cumulo. E non ci volevo stare al buio.” Un racconto di Carmen Zinno

  • PERSONAGGE: Mani di raganella

    “Aveva mani di raganella, scivolose di alghe, pruriginose di bolle, soffici di melma. Limacciose e corrugate come felci galleggianti. Era di acqua dolce Lavinia, gambe bianchicce irrorate di venuzze e spalle accovacciate, gallinelle in cova. Di acqua dolce erano i suoi stivali da pioggia, di acqua salata i sandali col tacchetto di sughero che usava per il mare, di delfini, stelline e cavallucci marini, conchiglie da incidere ricordi di scampagnate, focaccia bianca e ritratti di signorine.” Un racconto di Amanda Rosso per la rubrica Personagge.

  • Lei e me

    “Era lì, stesa in barella, con il viso a brandelli. Aveva cinque anni ma non piangeva. Nel palmo della mano sinistra reggeva, come fosse un pugno di ciliegie, quel che rimaneva della sua guancia: una specie di petto di pollo legato al collo da un sottile lacerto. Diceva di non sentire dolore.”

  • PERSONAGGE: Rodingat e Barauti

    “I Rodingat e i Barauti aprono gli occhi per la prima volta, allungano le zampe sul cassetto, le palme a coppa sul pomello, lo tirano piano, strisciano dentro senza rumori d’attrito, trovano souvenir e libri da colorare, fogli strappati da diari, teste di bambole, biglietti d’auguri, francobolli gommati, un anello di plastica: i primi ricordi di una camera oscura dismessa. Quando anche la testa è entrata nel mobile, i mostri si acquattano e aspettano che arrivi qualcuno con cui condividere il buio. Il più delle volte bambine.”