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DONNE DELL’EDITORIA 2 – Anna Banti
La conosciamo per “Artemisia” e molti altri racconti e romanzi. Ma Anna Banti è stata traduttrice, curatrice di opere letterarie e scopritrice di scrittori e scrittrici emergenti: sulla rivista Paragone li affiancava a Moravia, Arbasino, Bassani e tanti altri grandi.
Di Manuela Altruda
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Due donne regnavano a Bisanzio
“Si regalavano infamie” è il titolo del romanzo storico in cui Liliana Madeo intreccia con sapienza le imprese nobili e meno nobile di Teodora, moglie dell’imperatore Giustiniano e Antonina, moglie del generale Belisario. Amiche e complici, sempre
Di Nadia Tarantini
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DONNE DELL’EDITORIA – Ludovica Nagel: letterata, traduttrice e amica
Manuela Altruda racconta a puntate su Letterate Magazine alcune donne dell’editoria italiana a partire da Ludovica Nagel: donna riservata, lavoratrice instancabile e curiosa, letterata dal singolare ingegno, traduttrice colta e amica fedele di Natalia Ginzburg, Cesare Pavese e Felice Balbo. “Dopo una serie di lavori insoddisfacenti e poco redditizi, furono le copertine degli Struzzi Einaudi a indicarle in qualche modo la strada. Un giorno, mentre fissava quel bianco inconfondibile, quasi mossa da una forza a lei estranea, appuntò numero di telefono e indirizzo della sede romana della casa editrice fondata da Giulio Einaudi. Poco dopo compose il numero e chiese di parlare con il capo del personale. “
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Laura Conti l’ecologista eretica
Partigiana, medica, attivista di sinistra, scrittrice e divulgatrice Laura era nata nel 1921. Due libri la ricordano: si è scontrata con il partito, gli scienziati, i politici e le femministe malgrado la sua dedizione per i diritti e il benessere comune
Di Amanda Rosso
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Nuna – un ritratto intimo di Livia De Stefani
Le nipoti di Livia De Stefani ci raccontano un volto intimo, nascosto della scrittrice e attraverso il ricordo di una donna dalla bellezza imbarazzante e perfetta e di una casa di campagna spartana, una cantina di topi, un viaggio su una automobile dal bagagliaio pieno di libri arriviamo sulle tracce di Nuna. Autrice senza fronzoli di alcuni romanzi di estrema bellezza come “La vigna delle uve nere” e “La mafia alle mie spalle” De Stefani seppe raccontare il rapporto con la terra, col selvatico e con il potere avvalendosi della sua lingua complessa con una schiettezza a tratti feroce.
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Poetessa pastora
La maremma, le mandrie di buoi, la flora selvatica, la consapevolezza di sé e l’impegno sono i fondamenti del talento della senese Dina Ferri (1908-1930) il cui ricordo dedichiamo a Agitu Gudeta, la pastora etiope uccisa in Trentino a fine anno. Ripubblicarla oggi testimonia la produzione letteraria di donne che, negli anni Venti del ‘900, per classe sociale non erano destinate alla scrittura e all’istruzione
Di Loredana Magazzeni
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Pudore selvaggio, selvaggia nudità
Sibilla Aleramo nell’estate del 1912 parte da sola per la Corsica. Dove sperimenta la libertà dei sensi e l’amicizia con una donna libera. Luisella Vèroli torna sulle sue orme corse e ricostruisce con lettere e poesie quei giorni infuocati.
di Nadia Tarantini
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Addio Rina
Se ne è andata la scrittrice, sceneggiatrice e attivista femminista Rina Macrelli. Documentò la lotta che Anna Maria Mozzoni intraprese sul finire dell’800 per l’abolizione della prostituzione di stato con l’ormai irreperibile libro “L’Indegna schiavitù”. I suoi interventi su femminismo e lesbismo risalgono agli anni ’70.
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La memoria è ingannevole ma importante
A un mese dalla scomparsa di Rossanda, ricordando il seminario della Società Italiana delle Letterate 2006, dal titolo “Eccesso e misura. Al crocevia della scrittura”, a cui era invitata a parlare della sua autobiografia, “La ragazza del secolo scorso”. Un pensiero di Cristina Bracchi.