Il sogno d’amore
Nel dopoguerra il fotoromanzo arrivò anche sulle pagine di Noi donne, dopo un lungo dibattito tra redattrici, scrittrici e politiche come Anna Banti, Antonietta Macciocchi e Nilde Iotti. Erano “decadenti e deteriori”, “una pericolosa forma di evasione dal reale” senza alcun valore letterario o andavano interrogati come oggi facciamo con il romance?
Di Gisella Modica