Donne e motori
Dell’uso del corpo femminile in pubblicità, snudato, allusivo, ancora presente ovunque. Delle novità in tema, compresa la comparsa dei maschi sempre più snudati (e unti) in tv e riviste
Di Silvia Neonato
Dell’uso del corpo femminile in pubblicità, snudato, allusivo, ancora presente ovunque. Delle novità in tema, compresa la comparsa dei maschi sempre più snudati (e unti) in tv e riviste
Di Silvia Neonato
Che linguaggio usare nei confronti delle persone LGBTQIA+? Occorrono parole nuove, ma anche si devono risignificare quelle vecchie. Un manuale edito dall’Ordine dei giornalisti lombardi e curato da Gegia Celotti.
di Barbara Mapelli
La pandemia costringe a fare i conti con il lato oscuro dell’umano. Due libri a confronto svelano che non ci sono sconti né per gli uomini né per le donne: “La città dei vivi” di Nicola Lagioia e “La notte si avvicina” di Loredana Lipperini.
di Giulia Caminito
La filosofa brasiliana Marcia Tiburi scrive, nel suo nuovo libro, della capacità straordinaria del femminismo di adeguarsi ai tempi e ai bisogni. Perché non è soltanto un intreccio di teoria e pratica ma è l’invenzione, che progredisce nel tempo, di un altro mondo
di Barbara Mapelli
Contemplando l’Iliade dall’alto come un arazzo la grecista Maria Grazia Ciani ci racconta il passaggio dai tempi arcaici degli eroi a quelli moderni dell’uomo. E riprende anche figure femminili come Nausica, Medea, Arianna. Un articolo che arriva da Leggendaria, rivista on line e in cartaceo da acquistare subito!
I cimiteri dei feti – con svelati i nomi della donne che hanno interrotto la gravidanza, malgrado il divieto di legge – hanno scandalizzato parte dell’opinione pubblica italiana. Ma la libertà femminile è sotto attacco in molto Paesi.
Di Francesca Romana Di Santo
A un mese dalla scomparsa di Rossanda, ricordando il seminario della Società Italiana delle Letterate 2006, dal titolo “Eccesso e misura. Al crocevia della scrittura”, a cui era invitata a parlare della sua autobiografia, “La ragazza del secolo scorso”. Un pensiero di Cristina Bracchi.
Lo scandalo della felicità e la pena del vivere. Reduce dal Festival di Venezia, il film “Le sorelle Macaluso”, in cui la geniale artista palermitana, affascina e respinge con l’urlo dei corpi ai quali imprime una grandiosa movenza scenica. Il nascere, il crescere e il morire, la trasformazione impietosa dei corpi: quasi un volo di colombi.
Di Pina Mandolfo
Era la norma quando io ero al liceo, fuori dalla scuola c’era sempre qualcuno a fare la posta a qualcun altro per picchiarlo, ogni giorno. Che non sia morto nessuno mentre io ero lì credo sia un puro caso. L’unica cosa che so è che non serve delimitare questi atti di violenza a bestiali, a occasionali, a mostruosi perché operati da individui incivili. Purtroppo è da molto tempo che il problema è radicato e radicale, non è affatto laterale, non è affatto sporadico, è spesso presente nelle scuole e fa parte dell’educazione di molti a come si sta al mondo, a come ci si difende.
Di Giulia Caminito
“Appartengo al femminismo radicale che si è sempre posto non “contro” ma “sopra” il diritto, ritenendo inefficace oltre che pericoloso affidare materie delicate come la sessualità a una legge”. Un contributo al dibattito in corso sulla proposta Zan contro l’omotransfobia che intende punire la violenza verbale esercitata verso gay, lesbiche, trans e donne. La redazione ha diverse opinioni e volentieri ne discute in coda a questo articolo.