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La scomparsa dell’elefantessa
«L’assenza delle donne dalla considerazione e dalle pratiche di riconoscimento pubblico e duraturo è una figura strana ed enorme davanti agli occhi di tutti, una specie di elefantessa», scrive la studiosa Daniela Brogi nel suo pamphlet divulgativo, che riprende il decennale pensiero femminista sul canone
Di Elvira Federici
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Un attimo prima dell’esplosione
Cosa possiamo fare di un trauma? Cosa fa ciascuna vita del trauma del suo stesso vivere? Le sorprese di “La sostanza instabile”, romanzo d’esordio di Giulia Lombezzi
di Elvira Federici
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Due generazioni in relazione
Maria Rosa Cutrufelli dialoga con Serena Todesco che la intervista a partire da sé, mentre le loro vite si intrecciano. Partite da Messina a decenni di distanza, sono poi andate per il mondo. Il femminismo italiano e le sue figure storiche, la letteratura, il gender, le madri, i collettivi, il ’68: un libro emozionante e imprescindibile.
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Clarice Lispector, lo splendore di avere un linguaggio
Cento anni fa nasceva la più grande scrittrice in lingua portoghese: di fronte alla dismisura della vita, Clarice desidera abbandonarsi. Cercando le parole per rivelare l’incontro, terribile, con la realtà.
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PERSONAGGE: Sorelle
Dialogo a due voci tra la minore e la maggiore. Complicità, gelosie, dubbi, solitudini infantili. Perché la più grande viene spedita sempre dai nonni e l’altra no? E come mai l’altra è tanto capricciosa?
Di Elvira Federici
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L’economia della ciambella
Kate Raworth disegna una ciambella per rappresentare, con i suoi cerchi concentrici, i limiti che non possiamo superare per non stressare il pianeta e la specie umana oltre la soglia della sopravvivenza.
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Testimonianze al tempo del virus/8
La fine del mondo. 1960: i funghi delle esplosioni atomiche in tivvù appaiono sempre più numerosi. E una bimba terrorizzata aspetta il momento in cui la terra e il fuoco la inghiottiranno.
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Come ricomincia il mondo
Nell’attuale era post apocalittica dell’Antropocene è finito il pensiero neutro e il tempo non è più lineare. In “Femminismi futuri”, curato da Lidia Curti, dodici studiose partono dalla narrativa fantastica e dai testi teorici più nuovi per immaginare il nuovo intreccio di corpi, generi, specie, tecnologie da cui potrà arrivare il nostro futuro.
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Gregory Bateson per femministe
Secondo il biologo e antropologo, che fu compagno di Margareth Mead, la conoscenza parte dalla differenza che è corollario della relazione. Anzi, la relazione precede. Poi c’è il concetto di ecologia-della-mente che si può confrontare con l’ecofemminismo, il riconoscimento della dipendenza (così lontano dal paradigma patriarcale, antropocentrico), fondamento del pensiero delle donne, un altro elemento che attraversa la ricerca di Bateson. Riflessioni e spunti di una appassionata studiosa
di Elvira Federici*