Di me resterebbe l’arcano maggiore numero otto dei tarocchi: la giustizia. Partirebbe da qui sotto, dal cancello verde della mia casa e poi via a strusciare a terra sui marciapiedi, la strada, le buche, sotto le macchine. Acciaccata e ciancicata, erosa, così come l’ho vista in vita. Svolazzante per migliaia di chilometri, fino magari ad arrivare lontanissimo, per gli strani giochi dei venti e del destino.
Ci sono nata con questo senso, a parte la vista, l’udito, il tatto, l’olfatto e il gusto. Il mio sesto senso è la giustizia, infilato come una spilla da balia alla base della mia spina dorsale. Un’impossibilità febbrile di restare a guardare i soprusi. L’ho scoperta a casa a dieci anni. E l’ho pagata cara. Il sale di sberle, lividi e ceffoni di chi quella spada voleva spezzarla, svuotando le piccole ciotole della bilancia.
Speriamo soffi forte il vento, così potremmo vederla fare qualche capriola, piccola, leggera nell’aria.
Cristina Nenna
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- GESTI DI RIVOLTA 2022_Gennaio - 31 Gennaio 2022