Ma gli uomini odiano le donne?

Grazia Longoni

Abbiamo dato a questo titolo un sottotitolo – “Riflessioni sull’aggressività e sull’identità maschile”- perché nell’incontro del 23 maggio che prende spunto dall’ultimo numero della rivista Leggendaria non vogliamo parlare solo di femminicidi e di attacchi violenti contro le donne, le loro conquiste e la loro libertà. Vogliamo riflettere sulla maschilità, e farlo insieme agli uomini.
Simone De Beauvoir ha scritto: “Un uomo non si metterebbe mai a scrivere un libro sulla situazione particolare di essere maschio” (Il secondo sesso). Ecco, partiamo anche da chi questo ha cercato di fare, come lo scrittore Francesco Piccolo che ha scritto L’animale che mi porto dentro, citazione da una canzone di Franco Battiato (“Ma l’animale che mi porto dentro non mi fa vivere felice mai, si prende tutto, anche il caffè, mi rende schiavo delle mie passioni”).
Proietteremo l’intervista a Piccolo per introdurre un tema che ci sta molto a cuore: è possibile discutere insieme, donne e uomini, di come costruire una maschilità diversa, non violenta e non aggressiva, che sia accettata culturalmente non solo dagli uomini ma anche da noi donne?
Abbiamo invitato per questo diversi interlocutori. Ci sarà Silvia Neonato, che su Leggendariaha scritto un articolo che parte da una citazione del Nobel americano Pail Krugman secondo cui l’odio verso le donne dei maschi bianchi, che ha decretato la vittoria di Trump, “si nutre di rabbia per la libertà sessuale acquisita, di frustrazione nel vedere le donne avanzare nei posti apicali, minacciose quanto se non più della minoranza afroamericana”. Un odio che sempre di più viaggia sul web e che non è solo espressione di una destra autoritaria, se è vero che ne troviamo tracce pesanti anche nei rapper italiani più popolari tra i ragazzi di oggi (“Le tolgo il fondotinta con la forza dei miei schiaffi” canta Skioffi, e Sfera Ebbasta “Non cazzeggio faccio business, business/ Ho portato due-tre amiche (pss pss)/ Culi senza cellulite, huh”).
Di maschilità e del suo archetipo ci parlerà lo psicoanalista Alessandro Defilippi, confrontandosi con Chantal Podio, psichiatra e psicoterapeuta, consulente al carcere di Opera, referente del progetto “Uomini-non più violenti si diventa”, che lavora con gli uomini maltrattanti.
E del faticoso lavoro di confrontarsi tra uomini partendo da sé, e cercando di allargare a livello sociale questa consapevolezza, ci dirà Danilo Villa, che da anni fa parte della rete Maschile Plurale.

Ecco il programma dell’incontro di giovedì 23 maggio:
Introduce Filomena Rosiello(Casa delle Donne). Partecipano Silvia Neonato, redazione di Leggendaria,Chantal Podioe Alessandro Defilippi, psicoanalisti, Danilo Villadell’associazione Maschile Plurale della Brianza. Sarà proiettata un’intervista video con Francesco Piccolo, autore di “L’animale che mi porto dentro”. Coordina Grazia Longoni.
A seguire aperitivo.

*Grazia Longoni è della Casa delle donne di Milano

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Grazia Longoni

Grazia Longoni ha iniziato il lavoro di giornalista negli anni Settanta al Quotidiano dei Lavoratori, passando poi al settimanale Il Mondo (Rcs Periodici) e successivamente a Io Donna-Corriere della Sera, dove ha svolto il ruolo di caporedattrice centrale. Ha partecipato al movimento delle donne dalla metà degli anni Settanta. Da circa sei anni collabora con la Casa delle Donne di Milano come Ufficio Stampa. E’ sposata con Giorgio, ha una figlia e tre nipoti. Vive a Milano.

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